L`INCERTEZZA DEL CAMPIONATO CHE STA PER COMINCIARE


A pochi giorni dall`inizio del campionato rimangono molte incertezze
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Torino, 26/08/2014 -


Torres, Falcao, Cerci, Lavezzi, Cuadrado, Insigne, Guarin. Tutti nomi che hanno tenuto banco in questa interminabile estate di mercato del pallone. Per fortuna si contano i giorni alla chiusura delle trattative dei campioni (o presunti tali) che attraggono i sogni dei tifosi. E, mentre comincia a scemare l’interesse verso questo o quel giocatore che potrebbe cambiare maglia da un momento all’altro, ecco che all’orizzonte si riaffaccia il campionato di calcio con tutto il suo fascino e le contraddizioni di sempre. Le candidate allo scudetto sono sempre le stesse, Juve, Roma, Napoli, forse Inter, Fiorentina, Milan e poche altre. La Juve di Massimiliano Allegri, in partenza non ha più i favori del pronostico della squadra da battere. I motivi sono tanti, a cominciare dalle caratteristiche diverse del nuovo coach  al cospetto di Antonio Conte. Allegri è sicuramente un ottimo allenatore, tuttavia, è statisticamente provato che le sue squadre sono molto lente a ingranare. Questo potrebbe rappresentare un handicap per la Vecchia Signora che, perdendo punti in partenza, non avrebbe più modo di recuperare sulle dirette avversarie. Se così fosse, comincerebbero i mugugni in una piazza che, da tre anni a questa parte, è stata abituata a dominare la scena calcistica nazionale. Si creerebbe malcontento nello spogliatoio e nelle tribune che si rifletterebbe inevitabilmente sul campo. Queste, naturalmente, sono tutte ipotesi che, in caso di non risultati positivi da parte della squadra di Allegri, accentuerebbero ancor di più il malcontento verso un allenatore che fin dall’inizio ha avuto pochissimi consensi. Solo i risultati positivi possono far cambiare idea nel calcio, un po’ come dire che le simpatie o le antipatie non contano nulla di fronte alla concretezza dei risultati. Vedremo! La Juve ha sicuramente una rosa valida a livello di confronti nazionali, mentre rimangono forti dubbi per ciò che riguarda il gap con le più titolate squadre europee. Intanto la Roma di Garcia sembra essere cresciuta. Pur non avendo cambiato molti giocatori, i giallorossi non rappresentano più la novità del calcio italiano, perché la maturazione del gioco voluto dal suo tecnico ha dato il senso della continuità e della compattezza, che ben si accompagnano all’unità d’intenti, all’entusiasmo e a quella “fame” di gloria che è sempre stato il focus di ogni vittoria. Napoli e Inter rappresentano invece l’eterno punto interrogativo che li accompagna ormai da troppo tempo. Per loro c’è bisogno di un periodo di assestamento e, dal punto di vista psicologico, anche un bagno di autostima perduta per strada. E’ anche un po’ il discorso di Fiorentina e Milan. La squadra di Montella pare da sempre bloccata nel momento della sua crescita definitiva, nonostante il bel gioco a tratti anche spumeggiante espresso dai viola. A oggi il pezzo pregiato di casa Della Valle, e cioè Cuadrado, sembrerebbe ancora per quest’anno in forza ai toscani. Forse le pretese iniziali per la sua vendita sono state troppo esose, così l’interessamento dei club europei è praticamente scemato. Il Milan di Filippo Inzaghi potrebbe invece rappresentare la novità. La cessione di Balotelli sembrerebbe un affare per la società rossonera, non solo dal punto di vista psicologico per la migliore gestione e compattezza di gruppo, ma anche per la definitiva valorizzazione di El Shaarawy, un talento ancora giovane del quale non si conosce ancora completamente il suo valore. E poi Galliani sembra orientato a dare a Inzaghi un giocatore importante. Si parla con insistenza di Torres, per il quale si potrebbe sfruttare la formula del prestito con riscatto. Vedremo cosa accadrà, anche se è già chiaro che la squadra di Filippo Inzaghi ha dato segnali di efficienza nell’ambito della compattezza del gruppo, mentre ha saputo correggere quegli svarioni difensivi che sono stati la vera preoccupazione della dirigenza e dei tifosi milanisti, nel corso dei vari tornei estivi in Inghilterra. In casa rossonera c’è tanta voglia di far bene e di riportare i propri tifosi allo stadio. Inzaghi sembra ricalcare la storia che fu di Conte tre anni fa alla Juve. Stesse motivazioni, stessa voglia di mettersi in gioco. Vedremo se queste nostre impressioni sul campionato che sta per cominciare saranno azzeccate o, più semplicemente, rimarranno soltanto pensieri dettati dalla sensazione e dall’esperienza di chi ha vissuto tante pagine di calcio nostrano.

Salvino Cavallaro



Salvino Cavallaro